A Vito Catania il premio Best in
Sicily di Cronache di Gusto.
È il Miglior Produttore di Vino in
Sicilia del 2016
Vito
Catania riceve il premio Best in Sicily come Miglior Produttore di vino in Sicilia per
l’anno 2016. Il riconoscimento arriva dal quotidiano di enogastronomia Cronache di Gusto, diretto dal
giornalista Fabrizio Carrera. La premiazione di svolgerà allo spazio Norma
dell’aeroporto Vincenzo Bellini di Catania giorno 26 gennaio alle ore 17.
Il premio Best in Sicily, rivolto
alle eccellenze dell'enogastronomia e dell'accoglienza dell'Isola, giunge alla
nona edizione ed è frutto di un lavoro di ricerca e di verifica sul territorio
ad opera dello stesso giornale. Del produttore dei vini Gulfi, lo stesso
giornale scrive: “Quest’anno il premio va a Vito Catania, cantina e buona parte
delle vigne in provincia di Ragusa. Già l'attenzione per i vigneti classifica
Catania come un vignaiolo attento e intento a fare vini di alta qualità. I
quali, bevuti, confermano con granitica certezza il grande lavoro svolto dal
suo team. A dominare gli assaggi c'è sempre la piacevolezza”.
“Non posso che essere lieto e grato
per questo riconoscimento – ha affermato il produttore -. Ciò significa che i
nostri vini piacciono ma la soddisfazione vera arriva attraverso il lavoro
quotidiano, quando i sacrifici sono ripagati dal piacere con il quale i nostri
consumatori bevono Gulfi. Non abbiamo meriti particolari. Ci impegniamo
semplicemente a salvaguardare e a trasmettere una tradizione millenaria, quella
del vino in Sicilia. Questa è la missione di Gulfi: custodire la nostra terra,
conservare e tramandare ciò che i nostri padri ci hanno lasciato, in oltre 2000
anni di storia, cultura e duro lavoro, per consegnare ai nostri figli una terra
integra nella sua immensa bellezza e ricchezza”.
Vito Catania è il testimone della
tradizione vinicola e olearia di famiglia, sviluppa e accresce il patrimonio di
terre già esistente ed introduce criteri di lavoro innovativi. L’azienda è il
frutto di un lavoro iniziato nel 1996 con la preziosa collaborazione di Salvo
Foti. Oltre 100 ettari di vigneti, allevati ad alberello, ripartiti tra le tre zone vitivinicole storiche della Sicilia (Chiaramonte, Pachino e l’Etna).
Particolarmente
apprezzati per eleganza i Cru di Nero d’Avola Gulfi; provengono
da vecchie vigne nelle contrade più antiche e rinomate di Pachino, in Val di
Noto: Maccari, Bufaleffi, Baroni e San Lorenzo. Da esse nascono i Cru: Neromaccarj, Nerobufaleffj, Nerobaronj e
Nerosanlorè, autentiche espressioni dei territori che li generano.
Dall’Etna
nasce invece Reseca, da un piccolo,
antico vigneto di Nerello Mascalese nel territorio di Randazzo, a 850 metri di
altezza. Esclusivamente da viti allevate ad alberello, arrampicate su per la
montagna etnea in nere terrazze di pietra lavica, che affondano le loro radici
nel primordiale suolo del vulcano più alto d’Europa.
L’azienda ragusana ha eletto il Nero d’Avola a suo vitigno
privilegiato. Produce infatti 6
grandi etichette di Nero d’Avola in purezza, quattro delle quali sono i cru
con produzione nelle vigne di Pachino (Nerobufaleffj, Neromaccarj, Nerobaronj,
Nerosanloré), a cui si devono aggiungere il Nerojbleo e Rossojbleo,
anch’essi Nero d’Avola in purezza prodotti nelle vigne di Chiaramonte Gulfi
(RG). Troviamo inoltre un 50% di Nero d’Avola anche nel Cerasuolo di Vittoria D.O.C.G., altro grande vino di Gulfi, dove al
Nero d’Avola si affianca il Frappato, vitigno originario di Vittoria. E un 70% di Nero d’Avola nel Cerasuolo di Vittoria Classico D.O.C.G, uno dei recenti nuovi vini
della cantina, insieme al rosato da uve Nero d’Avola, Rosà,
e al Pinò, un Pinot Nero coltivato
sull’Etna, che rappresenta un piccolo “gioco” del produttore, che ha voluto
sperimentare l’adattabilità del vitigno francese su un suolo dal clima nord
europeo come quello del Vulcano.
Nessun commento:
Posta un commento